Il recupero e la traslazione di un volume incongruo diventano l’occasione per la realizzazione di un intervento di presidio e riqualificazione di un pendio terrazzato con coltura ad uliveto. Il ripristino dei muri a secco e la costruzione di una abitazione inserita nel pendio ripropongono e consolidano modelli tradizionali di gestione del territorio.
Le matrici del progetto sono:
Da alcuni modelli della tradizione locale, rielaborati poi dalla tradizione del moderno, deriva anche la copertura rovescia del tetto, che, coniugando il richiamo alla tradizione con l’attuale esigenza di attenzione all’ambiente, adotta una pendenza adatta all’installazione di pannelli solari, di cui si prevede l’integrazione nel progetto.
Il tetto mostra con un gesto quasi mimico anche la sua funzione di impluvio per la raccolta e l’uso agricolo dell’acqua piovana, che può esser convogliata in una cisterna interrata nella fascia adiacente l’abitazione.
La tipica finestra “in altezza” ligure, riproposta nelle aperture sul prospetto ovest, è reinterpretata mediante l’inserimento di un piano orizzontale – una pensilina- che le taglia all’altezza del solaio orizzontale di copertura, senza tuttavia interromperne la continuità.
La pensilina ombreggia con leggerezza il portico attorno all’angolo sud-ovest, lasciando scoperta una terrazza rivolta verso la valle